In questo Tour de France spicca il grande coraggio di Domenico Pozzovivo, che corre con 20 viti e placche di titanio nel braccio ma ha deciso di continuare e stringere i denti: “Mi farei fermare solo dalla febbre, per ora tiro dritto”

Non è una sorpresa, il ciclismo molto raramente è sport di sorprese: il Tour sta respingendo gli italiani. Quarto contingente nazionale per numero (16, davanti a noi solo Francia, Spagna e Belgio), quello italiano ha raccolto pochissimo. Il miglior risultato è il pur ottimo terzo posto di Giacomo Nizzolo a Sisteron. Prima di Orcières-Merlette Formolo era ancora in classifica. Il record negativo del 2013, quando Malacarne, il migliore degli italiani a Parigi, chiuse al 49° posto, sembra pericolosamente vicino. Cercasi Italia disperatamente e inutilmente. Siamo al Tour per le tappe, la maglia gialla è affare di altri. Spicca però, in questa desolazione, la storia di grande coraggio di Domenico Pozzovivo.

Il lucano della NTT, a 37 anni, con venti tra placche e viti di titanio nel braccio e nel gomito, si è rimesso in piedi dopo il terribile incidente dell’agosto 2019, quando venne investito da un’auto a Cosenza, ed è al Tour a lottare. Però è caduto durante la prima complicatissima tappa di Nizza, colpito da uno spettatore intento a scattare un selfie sulla Promenade ai corridori. Una botta terribile ancora sul braccio infortunato. Durante una diretta web con l’ex pro Lello Ferrara, Pozzovivo ha raccontato particolari terribili: “Mi sono caduti addosso 20 corridori. Arrivato al bus, dopo la tappa, ho avuto il coraggio di guardarmi allo specchio e ho visto le placche di titanio uscire dal braccio. Il medico mi ha ricucito la ferita, la notte fatico a dormire, ma continuo: a meno che non sia la febbre a fermarmi vado avanti”. Un esempio incredibile di dedizione e coraggio. Pozzovivo, ragazzo sensibile, laureato in economia aziendale e grande appassionato di meteorologia, resta. Magari le botte passeranno, la ferita farà meno male e un’occasione in montagna si presenterà. Meriterebbe il numero rosso di più combattivo del Tour sin d’ora.

Domenico Pozzovivo

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