La periodizzazione è il termine usato per descrivere l’organizzazione stagionale di un atleta. Il proprio anno competitivo viene suddiviso in sottoperiodi, dove le sessioni allenananti arrivano sempre più vicine ai ritmi gara con l’avvicinarsi della competizione.
Una volta definito che cosa vuol dire periodizzazione bisogna innanzitutto prendere coscienza di alcune regole fondamentali che non ci faranno perdere di vista l’obbiettivo anche nei momenti di sconforto. Un mantra da appendere nella propria stanza e da riguardare sempre.
Le regole fondamentali per la periodizzazione
L’allenamento deve essere costante e graduale
La perfomance massimale non arriva all’improvviso, è il frutto di costanza e metodologia
Il nostro corpo va condotto gradualmente alla forma fisica ottimale, non esistono scorciatoie
Il corpo deve affrontare molti cambiamenti fisiologici durante la periodizazzione, l’adattamento deve fare il proprio corso
Attenersi in modo scrupoloso al piano di allenamento anche quando si è troppo stanchi non prendendo in considerazione le proprie esigenze psico-fisiche allenandosi, è peggio che allenarsi.
Dinamicità. Inserire delle possibili varianti durante l’allenamento, avere un piano B è fondamentale. Non siamo macchine.
Valutare la condizione fisica giorno per giorno e, se necessario variare il piano di allenamento. In questo articolo abbiamo visto gli strumenti per poter valutare.
Se il nostro corpo è privo di forze per qualsiasi ragione, è necessario essere disponibili a dover effettuari cambiamenti nel proprio allenamento, anche prendendoci delle pause.
Non sottovalutare le pause. Il recupero è parte dell’allenamento stesso.
Essere consapevoli che esistono dei periodi “grigi” dovuti a fattori esterni che non dipendono dalla nostra volontà è il primo passo verso un allenamento disegnato sul nostro bisogno fisico e psicologico. La periodizzazione, come già accennato, è fondamentale per poter vedere dei miglioramenti di performance sul lungo periodo, ma è inefficace se non accettiamo che ci possono essere cambiamenti durante in corso d’opera.
by Donald Brioschi
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